Hopeless Party – Vodka liscia e sigarette
Un bel po’ di mesi fa, quando ancora si usciva e si andava ai concerti, a Le Valvole di Vaie si esibivano gli Hopeless Party. Era il 28 dicembre e avevamo organizzato una “serata Punk” con proiezione del film “Sid e Nancy” seguito dal live degli Hopeless e degli Atropina Clan. Intervistai entrambi i gruppi ma, non so bene per quale ragione, quest’ultima intervista finì nell’archivio di cose da fare e tra festività, esami e virus, posticipai per troppo tempo la scrittura di questo articolo, ma adesso eccoci qui. Gli Hopeless Party sono Carolina, Emanuele, Nicolò e Lorenzo: possiamo classificarli come una band emo-punk, con la giusta dose di nostalgia, rabbia, pensieri confusi che trovano un senso solo se cantati (gridati) e suonati. Ragazzi che visti per strada possono sembrare tranquilli, poi quando li vedi sul palco, cambi idea. In quel periodo avevano da poco fatto uscire il loro primo singolo “Stupor” che anticipava l’album “Sopperire”, ora disponibile online e di cui custodisco gelosamente una copia fisica autografata, acquistata la sera stessa. Senza dilungarci troppo ecco qua la nostra chiacchierata:
Chi sono gli Hopeless Party? Raccontateci come nascete e perché avete sentito questa esigenza.
Nicolò: “Allora la nascita è stata una cosa molto divertente, tutto comincia dal Jazz Club dove io ero andato a vedere i Pinguini Tattici Nucleari paccando gli ex compagni di liceo che erano alla festa dei valdostani. Andando con gente totalmente a caso tranne uno che conoscevo, nel mezzo di un pogo e l’altro, trovo Carolina, facciamo amicizia e passiamo tutta la serata a pogare insieme. Mentre ci fumiamo una sigaretta fuori parlando di musica, esce fuori che. “eh, io ho una band ma sto cercando un bassasta” – “Io suono il basso”così, dopo un’audizione, sono venuti fuori gli Hopeless Party.”
Emanuele: “Io, Carolina e Lore ci eravamo visti una volta, poi dopo questo incontro con Nicolò è nato tutto così, invece per l’esigenza….”
Carolina: “Il fatto è che all’inizio facevamo dei pezzi alt-rock in inglese molto banali secondo me e non capivamo bene cosa volessimo fare, poi con calma iniziando ad ascoltare tanto emo italiano, post punk, ci siamo resi conto che era quello che volevamo fare, scrivere in italiano, fare cose un po’ più pesanti, quindi da lì nascono gli Hopeless Party (come tutti li conoscono ora e li amano).”
Dopo una serie di canzoni caricate su Bandcamp, pochi giorni fa è uscito il singolo “Stupor” che anticipa il vostro primo album “Sopperire”. Ascoltando le vostre canzoni si percepisce una certa urgenza artistica, ancora di più quando siete sul palco, si ha l’impressione che vi svuotiate dalle vostre emozioni, cos’è per voi fare musica?
Nicolò: “Innanzitutto divertirci, quando la canzone esce bene ci gasiamo anche noi, tipo quando io ed Ema scriviamo un bel pezzo iniziamo a correre per tutta la stanza come degli scimpanzè”
Carolina: “Per me è proprio una cosa di cui sento il bisogno, è un modo per sfogarmi, non capisco davvero le mie emozioni finché non le ho messe in musica, per me è quello principalmente”
Lorenzo: “Io son d’accordo con Nicolò, anche per me prima di tutto c’è il divertimento, poi comunque la musica è una forma d’arte e come tale serve a mandare un messaggio”
Carolina: “ Per me in realtà non è una cosa per mandare un messaggio agli altri, degli altri me ne frega relativamente un cazzo, è una cosa mia, per stare bene, poi ovviamente è bellissimo se qualcuno ci segue!”
Quali sono gli artisti che vi hanno ispirato maggiormente?
Emanuele: “Allora diciamo che la cosa positiva è che ognuno di noi ha influenze differenti”
Nicolò :“ Sì ad esempio io e Lollo abbiamo militato tanto, e militiamo tutt’ora, nel Metal e quello si è sentito nel nostro modo di suonare perché sicuramente Slipknot, Metallica e Rage Against The Machine ci hanno dato gli input che mi han fatto dire voglio il basso distorto; c’è molta varietà: tante cose particolari molto underground che ascoltano Emanuele e Carolina, che io spesso e volentieri non conosco, ci danno gli spunti nel comporre, nel scrivere i testi, nel riarrangiare un brano.”
Carolina: “Sì esatto, io ed Ema ascoltiamo un botto emocore, postpunk, partendo dai Gomma che sono tra i più famosi che mi hanno aperto un mondo, poi da lì abbiamo iniziato a sentire le band più strambe più, più cattive, per citarne uno i Batièn.”
Come avviene la produzione dei pezzi? Chi scrive i brani, chi le strumentali, avete uno schema preciso? Vi trovate in sintonia?
Nicolò: E’ complicato il modo in cui lavoriamo perché fino a un po’ di tempo fa con i primi Hopeless Party in genere succedeva questo: Carolina ha fatto il testo, Ema ci tira fuori il rif sopra, poi arriva audio a me e Lorenzo dove ci dice che si è preso la libertà di scrivere anche basso e batteria, poi io e Lorenzo ci guardiamo e sconvolgiamo tutto; poi col tempo è diventata un po’ più libera, molto a sentimento.”
Emanuele: “Sì, diciamo che dal punto di vista di come scriviamo i pezzi per noi è molto importante la spontaneità: non arriviamo mai in sala con un obiettivo preciso su quello che vogliamo fare, le cose vengono fuori in modo naturale.”
Quando uscirà “Sopperire”? Siete soddisfatti del vostro lavoro, pensate che abbia una coerenza? Quali sono le vostre aspettative?
Carolina: “Allora, l’album dovrebbe uscire a gennaio, C’è una coerenza nel lavoro? Spero, anche se alla fine devono giudicarlo di più gli ascoltatori, qualsiasi persona può trovare una coerenza nelle cose che fa, sono gli altri che da esterni devono dire come può essere, per me tutto ha senso nella mia testa, magari da fuori no probabilmente ahahah”
Nicolò: “Una cosa che si spera è che Matteo dei Gomma ci ascolti e che ci dica che gli siamo piaciuti”
Carolina:“Perchè all’ultimo concerto dei Gomma Ema gli ha parlato e gli ha detto “ehi noi abbiamo una band” e lui “dai mandaci i pezzi poi vi ascolto!”
Ema: “Ahahah no dai poverino non lo stressiamo”
Buoni propositi per il 2020?
Ema: “Non morire ahaha, no va be, musicalmente continuare a scrivere pezzi nuovi, sperare che qualcuno in più ci ascolti”
Carolina: “Che qualcuno in più si accorga di noi”
Emanuele: “Adesso purtoppo Nicolò non potrà più suonare con noi ma abbiamo già trovato un altro bassista e stiamo scrivendo cose nuove anche con lui”
Nicolò: “Questo per me è il terzo concerto d’addio perché è già la seconda volta che il nuovo bassista non può venire quindi continuo a fare avanti e indietro, poi però dalla prossima volta sarà un nuovo inizio per gli Hopeless Party perché non ci sarà più il mio zampino nelle canzoni”*
Carolina: “Altro buono proposito: fare qualcosa della mia vita ma questo va oltre le velleità musicali”
Gli Hopeless Party sono:
Carolina Dema (voce)
Nicolo Alleyson (basso)*
Lorenzo Favaro (batteria)
Emanuele Belloni (chitarra)
* Il bassista è cambiato, ora è Daniele Gozzi.
Bandcamp: https://hopelessparty.bandcamp.com/album/sopperire
Instagram: https://www.instagram.com/hopeless_party/
Facebook: https://www.facebook.com/hopelessparty/