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Martin Scorsese oggi e domani a Torino.

Questa sera presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino il grande cineasta Martin Scorsese verrà insignito del premio Stella della Mole per la sua incredibile carriera.
Oggi nel primo pomeriggio al Museo Nazionale del Cinema di Torino si è tenuta la conferenza stampa durante la quale il Presidente Enzo Ghigo e il Direttore Domenico De Gaetano hanno donato al grande cineasta un prezioso DCP contenente alcuni fotogrammi inediti accuratamente digitalizzati del kolossal “Cabiria” di Giovanni Pastrone.
Ottimo spunto per parlare dell’importanza della conservazione e del restauro di pellicole che hanno fatto la storia del cinema. Il grande Maestro, apparso sorridente e in ottima forma, ha parlato senza interruzione per circa mezz’ora infondendo il suo discorso di autentica passione e condendolo di gustosi dettagli e aneddoti, non dimenticandosi dell’incendio a Santa Monica quando si perse per sempre Quarto Potere di Orson Welles e ricordando quanta fatica gli costò il recupero della versione americana de “Il Gattopardo” di Luchino Visconti.

Le domande proposte dai giornalisti sono state tutte interessanti e l’ottantaduenne regista ha avuto modo di soffermarsi sull’attualità che riveste un film come “Gangs of New York” e parlare dei suoi progetti futuri: a differenza delle voci che davano quasi per certo un suo ritiro dalle scene, il regista di Taxi Driver e The Departed ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di ritirarsi, di essere il produttore esecutivo di un documentario sull’archeologia marina (motivo per cui nei giorni scorsi è stato in Sicilia), di aver avviato il progetto per un nuovo film sulla vita di Gesù Cristo e di voler girare l’annunciato biopic su Frank Sinatra, progetto che per adesso sembra rinviato.
Sul futuro del Cinema Scorsese ha dichiarato di essere convinto che il cinema sia ancora giovane e che per questo potrebbe prendere qualsiasi direzione, intrappolato in un tablet o proiettato direttamente nelle nostre menti ma “l’importante è cosa si vuole dire, con quale passione, e se si è in grado di comunicare ai fini di migliorare gli aspetti del nostro mondo, invece di distruggere tutto. Perché il concetto di informazione è differente da quello di conoscenza. Questa è la chiave. Ho scoperto TikTok da poco, perché mia figlia mi ha segnalato che ci ero finito. Chissà, magari in futuro lo userò”.
L’ultima domanda ha toccato il tema della violenza, aspetto determinante nel cinema del regista italoamericano.
Il premio Oscar ha dichiarato di non sentirsi né un buono né un cattivo maestro perché con la violenza ci è cresciuto e che è parte indelebile della sua storia, che la violenza è parte del nostro essere e  anche evitare di guardare, voltandosi dall’altra parte lo è ugualmente ma sotto un’altra forma.
Stasera lo attende, sempre alla Mole Antonelliana, un altro red carpet per la premiazione e domani alle 18 sarà la volta della sua tanto attesa Masterclass, evento andato esaurito in un battibaleno che chiuderà la due giorni torinese del grande regista.

Roberto Remondino

"Wishin' and hopin' and thinkin' and prayin' Plannin' and dreamin' each night of her charms That won't get you into her arms So if you're lookin' to find love you can share All you gotta do is hold her and kiss her and love her And show her that you care".