Jazz – Addio a Peter Brötzmann
All’età di 82 anni ci ha lasciati Peter Brötzmann, sassofonista e clarinettista tedesco divenuto leggenda per il modo infinitamente energico e potente di soffiare nei suoi strumenti.
Nella sua lunga carriera, Brötzmann ha ridefinito i canoni del free jazz anche attraverso collaborazioni con musicisti di spicco planetario, tra i quali Bill Laswell, Mats Gustafsson, Evan Parker, Paal Nilssen-Love e Toshinori Kondo.
Con gli ultimi due e il bassista Massimo Pupillo (Zu) ha suonato in quartetto al teatro Vittoria di Torino nel 2010: da quel concerto sono tratte le fotografie qui riprodotte.
Tra le molteplici iniziative del musicista merita ricordare la FMP (Free Music Production), casa discografica indipendente, votata a diffondere nel mondo una certa declinazione del free jazz, attiva per circa quarant’anni nonostante continue difficoltà economiche dovute essenzialmente al proporre ostinatamente e coraggiosamente un genere che può senz’altro definirsi “di nicchia”.Brötzmann è stato costretto ad interrompere ogni attività musicale e concertistica lo scorso febbraio, a seguito di un infarto che lo ha colpito dopo un concerto a Varsavia. Il suo cuore si è fermato definitivamente nella notte del 22 giugno, durante il sonno nella casa di Wuppertal, in Gemania.
A questo link è possibile leggere il messaggio rivolto da Peter Brötzmann al suo pubblico a marzo, dopo il tempo trascorso in ospedale: un aggiornamento sul suo stato di salute, che, riletto ora, ha il sapore di un addio.
All good and nothing to complain: thank you for everything and enjoy the journey, Mr. Brötzmann.