DearMrFantasy

Roxy Music: Avalon

L’uomo in bianco ci buttava in faccia il presente, a volte ci proiettava nel futuro ma in fondo il suo cuore aveva radici ben piantate negli anni settanta.
Il titolo del programma e il piano honky di “Glad”, che accompagnava il suo ingresso nell”avveniristico studio, erano del resto il suo omaggio agli amatissimi Traffic e parlavano chiaro: erano i seventies che ne avevano segnato il gusto.avalon
I Roxy Music del 1982 (sic !) erano cosa altra rispetto agli alieni che avevano sconvolto il Regno Unito ai tempi dei primi due album unendo un’ immagine extra glamour, come richiesto dai tempi, ad un sound tra i piu’ “nuovi” e in assoluto indefinibili che si fossero mai registrati nelle lande albioniche.
L’abbandono di Eno lascio’ la cloche dei comandi al signore dell’ammiccamento, il crooner con la frangia, venuto dallo spazio per conquistare la meta’ femminile del pianeta (quella maschile se la teneva fidelizzata con le copertine dei dischi).
E la formula si sposto’ progressivamente, album dopo album, abbandonando i suoni aspri di chitarre e synth ed il tipico cantato singhiozzato andando ad approdare, con l’ultimo atto “Avalon”, verso un pop patinatissimo in cui sguardo assassino e voce di velluto potessero fare sfracelli appoggiati su un tessuto musicale di seta a base di sax e tastierone.
Ci fu chi storse il naso e chi invece si arrese alle sinuosita’ di Over You, di More Than This e di Avalon, quest’ultima epitome assoluta dei Roxy piu’ raffinati, sornioni ed ammiccanti anche grazie ad un video algido frequentemente riproposto anche dal Massarini (che in quanto a frangia del resto……)
Da li’ il bel Bryan decollo’ da solo verso il planetario successo di Slave To Love.

Un’altra storia.

 

Ettore Craca

"Nel suono, nella pagina, nel viaggio, nell'amore io sono. In ogni altro luogo e tempo non sono".