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BRAVISSIMO, BENISSIMO! Perché tutti conoscono Alan Brunetta

“BRAVISSIMO, BENISSIMO! Perché tutti conoscono Alan Brunetta” – 28 novembre 2024 – Circolo della Musica – Rivoli.

Fotografie di Roberto Remondino e Ilaria Galietti

Giovedì 28 novembre al Circolo della Musica di Rivoli è andata in scena una serata unica per intensità, passione e ricordo.
Uno enorme stuolo di musicisti si è dato appuntamento per tenere accesa la memoria del grande musicista Alan Brunetta che un destino beffardo e ingiusto ci ha sottratto in giovane età un anno e mezzo fa.
Grande appassionato di musica e diplomato al conservatorio; musicista raffinato e curioso esploratore musicale Alan era stato protagonista della scena musicale con i Supershock e poi con il progetto La Stanza di Greta con il quale aveva vinto la Targa Tenco come miglior opera prima, e come autore di numerose colonne sonore.
“BRAVISSIMO, BENISSIMO! Perché tutti conoscono Alan Brunetta” è il titolo della serata a lui dedicata, nata anche con la nobile funzione di istituire una borsa di studio per musicisti a lui intitolata: tutto il ricavato della serata, oltre a quello della vendita di tutto il merchandising messo a disposizione ad offerta libera da parte di tutti i musicisti coinvolti sarà destinato al progetto.
Subito in apertura, fuori dal palco un esplosivo set di percussioni suonate in modo fragoroso dagli allievi della scuola di percussioni fondata da Alan stesso a cui ha fatto seguito un manipolo più ristretto di percussionisti che ha affrontato una marimba e altre percussioni installate sul palco. Un inizio fragoroso ed entusiasmante a cui è seguito il set degli Yo-Yo Mundi capitanati da Paolo Enrico Archetti Maestri. La storica band folk rock, da sempre impegnata su temi sociali e politici, ha dato vita ad uno spettacolo di notevole caratura che ha entusiasmato gli spettatori.
Subito dopo la magica arpa di Cecilia Lasagno, collaboratrice anch’essa di Alan Brunetta, ha portato sul palco la grazia e la bellezza della sua musica. Ad affiancarla per una pregevole versione di “Norvegian Wood” dei Beatles Gigi Giancursi, organizzatore insieme a Piera Melone e al Circolo dei Lettori di Torino di questa bellissima serata.
Lo spettacolo è fatto anche da divertenti intermezzi tra il surreale e il naive recitati perfettamente da Marlen Pizzo.
Umberto Poli e la voce di Alberto Barbi ci portano nel mondo delle vette esplorate e vinte dal leggendario alpinista Walter Bonatti. Il loro set faceva parte dello spettacolo “il Re delle Alpi”, ideato e musicato da Brunetta stesso insieme a Poli e appare quasi scontato dire che le emozioni sono state vibranti.
Seguono i Blancos, altro collettivo in cui Alan Brunetta aveva militato e il duo formato da Orlando Manfredi e Umberto Poli.
A dare una scossa rumorosa alla serata ci pensano i Supershock, il cui manifesto sonico è fragorosamente rock con derive noise e pericolosamente prog.
Serata che non poteva che terminare con la Stanza di Greta, ovvero Leonardo Laviano, Jacopo Tomatis e Flavio Rubatto che si sono distinti per una toccante versione di “Fairytale in New York” dal catalogo dei Pogues e una fantastica versione di “Erri”, la bellissima canzone tratta dal primo album, la cui lunga deriva noise lascia ancora adesso a distanza di molti giorni un lungo e indelebile segno nella memoria di chi ha potuto assistervi.
Alla fine tutti sul palco a fare festa, perché il ricordo di un fantastico musicista come Alan Brunetta doveva essere per forza di cose gioioso, allegro e appassionato.
Come la musica che ha inseguito e amato per tutta la sua vita.

Roberto Remondino

"Wishin' and hopin' and thinkin' and prayin' Plannin' and dreamin' each night of her charms That won't get you into her arms So if you're lookin' to find love you can share All you gotta do is hold her and kiss her and love her And show her that you care".