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Generazioni ‘non sdraiate’: Pit Coccato esce con il nuovo singolo “Sit on the throne”

Sui “giovani”, sulla loro propensione a ‘perdere’ il tempo in voli pindarici e in facili intrattenimenti, sulla loro incapacità generazionale a focalizzarsi su di un obiettivo concreto e su di un progetto di vita effettivo e ponderato, si sono sprecate fior di dissertazioni, di menti, di simposi e di consessi. Una questione probabilmente secolare, che ci trasciniamo culturalmente da secoli, e che quasi certamente è iscritta nel genoma dell’umanità in qualche luogo segreto tra il gene del ‘Ai miei tempi’ e quello del ‘Ahh se fossi ancora giovane io!’. Non è di certo questa la sede per elucubrare sulle questioni generazionali, ma la musica in generale – ed il rock in particolare – hanno sempre mostrato come l’impegno, la dedizione, l’essere focalizzati su di un progetto artistico coerente con sé stessi ed i propri gusti appartengano anche alle generazioni più ‘fresche’: anzi, soprattutto a quelle.
In questo ambito, anche  l’opera di un giovane ma già esperto autore dell’Alt Rock italiano qual è Pit Coccato – novarese di nascita, ma statunitense di Seattle per adesione poetica e per cuore musicale – non fa eccezione, e dimostra che con capacità, caparbietà e competenza artistica si possano raggiungere ottimi livelli artistici, e si possono realizzare interessantissimi progetti musicali che, di diritto, potrebbero navigare non solamente anche nell’etere radiofonico patrio, ma anche in quello internazionale. E’ infatti uscito infatti ieri il nuovo singolo “Sit on the Throne”, ultima fatica del cantautore piemontese, e primo singolo che preannuncia un nuovo EP che verrà dato alle stampe il prossimo Ottobre.
Un lavoro completamente registrato in presa diretta, presso i rivolesi studi musicali della Maison Musique, e prodotti da Daniele Celona, affermato musicista e autore della scena torinese.
Una scelta, quella della ‘presa diretta’ che è già una scelta poetica e una fortissima dichiarazione d’intenti, come quella di portare sul mercato un lavoro più breve – l’EP conterrà 4 brani ed un bonus track – e non un album ‘full lenght’.
“Questo soprattutto perché avevo l’esigenza di portare alla luce i brani che ho avevo scritto e prodotto” ha tenuto a sottolineare Pit, “in modo che si iniziasse a sentire un progetto che rappresenta la prima parte del lavoro, e che sarà completo con la pubblicazione di un secondo successivo EP. Una successione che chiaramente finirà per costituire un unico album, integrale e più completo”. Progetto e volontà, dunque, con un’idea della musica e delle referenze molto chiara, e sicuramente sfidante: “Elliott Smith, Sparklehorse, The Shins, Magnetic Fields, Sonic Youth, Pavement, sono tra le mie più grandi ispirazioni ed è attorno a loro che prende forma il mio immaginario”.
Un immaginario che non è solamente di tutto rispetto, ma che fa il paio anche con uno splendido videoclip, realizzato dalla sua amica, musicista e videomaker Agnemag (al secolo Agnese Carbone): “Agnemag è, oltre che una delle mie migliori amiche, la collaboratrice più stretta del mio progetto, ha scattato tutte le foto, e cantato su quasi tutti i pezzi. Questo video è stato realizzato durante il tour dell’estate 2022, che si è esteso da Como fino a Stromboli. Ogni ripresa è un paesaggio diverso della nostra penisola che fanno da contesto agli elementi più profondi : la bellezza e l’entusiasmo di essere giovani, spensierati in giro per il mondo a suonare.” Essere giovani non significa chiaramente ‘essere senza idee e prospettive’: il nuovo pezzo di Pit ha quello che si direbbe in gergo “un tiro accattivante”, ed è – nelle intenzioni di Coccato, musicalmente il più ‘leggero’ e scanzonato dell’EP di cui farà parte. E questo nonostante rappresenti una fase non facile per lui e per chi gli stava intorno “L’ho scritto nel 2021, ed era un momento di stallo: un periodo in cui si era bene o male costretti a stare in casa, e nel quale un artista aveva pochissime (se non nulle) possibilità di esibirsi in pubblico. Una situazione ancora più complessa per uno come me, una persona che fa della socialità uno dei suoi principali modi d’essere. Ecco perché una canzone dalla sonorità ‘arrabbiata’, con un testo che è un flusso di coscienza, tento insieme da una ‘orchestra di chitarre’”. Un suono ancora più corposo rispetto a quello dei suoi primi lavori, che prevede un cambiamento più che una evoluzione. “A me piace spaziare, e variare: figurati che ho in mente di costruire un prossimo lavoro fatto tutto di solamente di chitarre acustiche ed ‘ambient’, e basta”. Un lavoro che sarebbe molto interessante ascoltare.
Per il momento, ascoltare il nuovo singolo, Sit on the throne, lascia la sensazione di un respiro retrò che, dagli anni ’90, risale fino a noi in un contesto in cui nuovamente giovani artisti italiani come Pit Coccato riprovano a far navigare la propria musica fuori dalle mura casalinghe e verso un ascolto aperto al mondo.
Pit Coccato sarà questa sera al Big Lebowski di Novara per un concerto con tutta la band (alla batteria Jacopo Guzzo e al basso Lorenzo Cesa), laddove in apertura ci sarà un caro amico direttamente da Parigi di nome Roberto Cicogna, mentre domani (domenica 21 Maggio) sarà allo , come opening act del concerto di Gnut, cantautore napoletano che presenta il suo ultimo album “Nun te ne fa” in compagnia di Michele Signore (Nuova compagnia di Canto Popolare) e Ilaria Graziano.
Fossi in voi, non me lo perderei affatto.

 

 

Stefano Carsen

"Sentimentalmente legato al rock, nasco musicalmente e morirò solo dopo parecchi "encore". Dal prog rock all'alternative via grunge, ogni sfumatura è la mia".