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PG Perticca – “Bad Days”

Niente da fare: quando Rough Max (al secolo, Massimo Pieri) ti presenta un lavoro, puoi stare certo che nel lettore girerà qualcosa di buono. E buono lo è davvero, questo “Bad Days” a nome PG Petricca, cui Rough ha prestato il suo basso in tre brani (Life Is The Same; Snowy Night; I’ll Be Back)
Destreggiandosi tra chitarre acustiche, dobro, cajon, cabala, shaker, hi-hat e footstomp, Petricca ci porta in un mondo ammantato di blues, rivelando una discreta abilità nell’esprimere sentimenti supportati da spartiti coerenti.
Presentato in una confezione corredata da alcuni scatti, in rigoroso e autunnale b/n, dello stesso artista, il dischetto (è disponibile solo in CD) lascia scorrere 9 brani cantati in inglese che preludono, nelle intenzioni, a un secondo capitolo che sarà basato su canzoni in italiano.
Il canto quasi ancestrale del brano introduttivo, Where Are They, rievoca certe pagine sonore dedicate ai nativi americani, grazie al supporto di un humming corale che si fa ritmico, contrappuntando le percussioni.
Mr. George Goodbye è di stampo più tradizionale, totalmente immersa in un’atmosfera “americana“, termine che va inteso come genere.
Comprese tra queste prime due canzoni, in sintesi, le coordinate: l’album prosegue sui canoni classici, all’incrocio tra folk, blues, lontane eco di outlaw country, la strumentazione sta lì a dimostrarlo
Petricca gioca abbondantemente sulla voce roca, (anche se non sempre riesce a cogliere le intonazioni più basse che votrebbe raggiungere, riuscendo appena a mantenersi intonato). Ma non pensiate ad una semplice imitazione del Waits giovane: si tratta di una scelta espressiva, anche se nei momenti in cui forza meno l’impostazione risulta più convincente.
Per darvi un’idea di cosa possiate trovare in questo gustoso dischetto, allego un video in cui si vede il duo in azione su un brano proveniente da un lavoro precedente e gli indirizzi di contatto per l’artista e l’acquisto dell’album.
Buona musica a tutti.

www.pgpetricca.eu
blues@pgpetricca.eu 

Massimo Perolini

Appassionato di musica, libri, cinema e Toro. Ex conduttore radiofonico per varie emittenti torinesi e manager di alcune band locali. Il suo motto l'ha preso da David Bowie: "I am the dj, I am what I play".