Doppio Misto Christmas Show: Benvegnù e Giancursi a Borgate dal Vivo
C’è un tetto di stelle sopra Gigi Giancursi e Paolo Benvegnù, insieme per una serata più unica che rara. Doppio Misto Christmas Show, per la rassegna Borgate dal Vivo, a Giaglione, poco sopra Susa, unisce il meglio di due tra i più apprezzati cantautori del panorama musicale italiano. Uno spettacolo con un solo tempo, due chitarre acustiche, due voci, due repertori e due lunghi percorsi musicali che si sono intrecciati attraverso numerose collaborazioni nelle rispettive carriere.
C’è anche la fortuna di farsi presentare da quel genio e sregolatezza che è Federico Sacchi, Musicteller ormai di fama, che inquadra perfettamente la serata e la innesca con la precisione di un artificiere.
Uniti da un sottile filo invisibile, Gigi e Paolo (sembra il nome di un duo comico e forse potrebbe pure esserlo), snocciolano perle musicali e racconti, un lungo filo per una serata all’insegna della leggerezza, dell’ironia e della musica di qualità. Gigi è intimo e ironico come solo lui sa essere, Paolo è un gigante, autore di brani meravigliosi, una carriera che parla da sola e una voce unica, che continua a risuonarti nella testa anche quando te ne torni a casa e guidi nella notte lungo l’autostrada, sempre segnata da quelle maledette luci blu che vanno su in valle.
Un pezzo a testa, con una sottile ritmica che si scambiano, quasi una cortesia. Gigi spazia da alcuni dei suoi pezzi più noti, “Del nostro tempo rubato” eco dei Perturbazione che furono e poi alcuni suoi pezzi più recenti, “Modello unico” e “La scommessa di Pascal ”, fino ad arrivare ad alcune delle sue amate cover, ”You ain’t going nowhere”, ”Stop breathin’” dei Pavement e “The Wind” di Cat Stevens, proprio quando una delicata brezza serale rende tutti più allegri.
Paolo pesca dal suo infinito repertorio, dove è difficile sbagliare, “Cerchi nell’Acqua”, pezzo senza tempo e meraviglioso,” Pietre”, “Il sentimento delle cose”, “Simmetrie” e “infinitoalessandrofiori”, una tra le più belle canzoni d’amore mai scritte. C’è anche il tempo per un tuffo nel passato degli Scisma, storica band di Benvegnù, con “Tungsteno”, un pezzo che forse non vuol dire nulla ma che stasera dice tutto.
C’è l’atmosfera dei concerti rilassati, nelle rassegne lontane dai grandi centri e dal clamore, i bambini che giocano, la gente che si conosce e si saluta. C’è Gigi che fa “Nebraska” del Boss, raccontandola prima e Paolo che canta “Agosto”, capolavoro assoluto dei Perturbazione. Si palleggiano un po’ il palco, tra musica e ironia, intesa da fratelli mancati, anzi da amici veri.
“Frantumare le distanze
Superare resistenze
E riconoscersi per creare
Camminare senza chiedersi perché“
Forse il riassunto perfetto di questa splendida serata. E’ tutto molto bello, conviviale, fa fresco e ci sono le stelle in cielo a fare da cornice. Torniamo a casa leggeri, siamo felici.